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La casa nei libri

La casa nei libri

01Mar 2016

 

Per chi legge, per chi scrive, per chi ha semplicemente trovato uno spunto... oggi 1 marzo nel blog di COMPROeVENDO immobiliare parte questa iniziativa: ogni inizio mese verrà pubblicato un estratto di un libro che parla della casa.

Se siete dei lettori potete inviarmi un brano di un libro che vi ha colpito o vi sta a cuore in cui si parla in qualche modo della casa.

Se sei uno scrittore puoi inviarmi una parte del libro da te scritto che parla appunto della casa.

I testi potete inviarli a paola@comproevendoimmobiliare.it indicando:

  • titolo del libro
  • vostro nome (e se volete cognome)
  • se siete lettore o autore
  • in caso dove poter acquistare il libro indicato e la casa editrice
  • ovviamente l'estratto che volete sia pubblicato

Ogni inizio mese pubblicherò qui nel blog il libro scelto da voi!

Cosa si vince? Niente! L'importante è partecipare!!!

Intanto dò io l'inizio con un libro a me molto caro: Banana Yoshimoto - Kitchen

KITCHEN.
Non c’è posto al mondo che io ami più della cucina.
Non importa dove si trova, com’è fatta: purché sia una
cucina, un posto dove si fa da mangiare, io sto bene.
Se possibile le preferisco funzionali e vissute. Magari con
tantissimi strofinacci asciutti e puliti e le piastrelle bianche che
scintillano.
Anche le cucine incredibilmente sporche mi piacciono
da morire.
Mi piacciono col pavimento disseminato di pezzettini di
verdura, così sporche che la suola delle pantofole diventa
subito nera, e grandi, di una grandezza esagerata.
Con un frigo enorme pieno di provviste che basterebbero
tranquillamente per un intero inverno, un frigo imponente, al cui
grande sportello metallico potermi appoggiare.
E se per caso alzo gli occhi dal fornello schizzato di grasso
o dai coltelli un po’ arrugginiti, fuori le stelle che splendono tristi.
Siamo rimaste solo io e la cucina.
Mi sembra un po’ meglio che pensare che sono rimasta proprio sola.
Nei momenti in cui sono molto stanca, mi succede
spesso di fantasticare. Penso che quando verrà il momento
di morire, vorrei che fosse in cucina. Che io mi trovi da sola
in un posto freddo, o al caldo insieme a qualcuno, mi
pia-
cerebbe poterlo affrontare senza paura.
Magari fosse in cucina !
Prima che i Tanabe mi prendessero con loro,
dormivo sempre in cucina.
Non riuscivo mai a prendere sonno, e una volta che vagavo
per le stanze all’alba alla ricerca di un angolino confortevole,
scoprii che il posto migliore per dormire era ai piedi del frigo.

 

 

 

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